L’ Arabica e la Robusta sono le due qualità di caffè più coltivate, ma in realtà ne esistono molte di più, oltre cinquanta varietà.

La torrefazione artigianale di entrambe le tipologie di caffè dà vita ad un accostamento di sapori molto intenso. Caffè Marodda Per esempio produce delle miscele molto ricercate in questo senso, come la miscela Arancio, che è il risultato di selezioni segrete di queste due tipologie messe insieme.

 Vediamo quali differenze ci sono tra queste due meravigliose varietà:

• L’arabica

È una delle qualità più pregiate, viene coltivata soprattutto in Etiopia, è una pianta molto delicata, riesce a crescere solo in zone dal clima tropicale con una temperatura non più alta di 20°, non resiste a siccità e a molta pioggia ed è molto attaccata da parassiti ed insetti.

Una bacca contiene due semi di chicchi di caffè, che si differenziano dalla Robusta per la forma, quelli dell’Arabica sono più allungati.

• Il gusto

Dopo la raccolta, l’essicazione e la tostatura l’Arabica ottiene un gusto dolce, delicato e molto aromatico, contiene meno caffeina rispetto alla robusta.

 

• La Robusta

Questa specie è molto più resistente, cresce anche a basse quote con temperature che a volte superano i 30°.

Deve il suo nome alla particolare resistenza alle malattie e ai parassiti, questo è dovuto ad una maggiore concentrazione di caffeina, che agisce come insetticida naturale. La pianta produce dei chicchi di caffè dal colore giallo/bronzeo e ha una forma più arrotondata rispetto all’ Arabica.

• Il gusto

La Robusta ha un gusto forte e deciso, un aroma molto intenso con un sentore di cioccolato; contiene più caffeina rispetto all’arabica, è molto corposo e ciò consente di ottenere un espresso cremoso e schiumato.

Qual è il migliore tra l’arabica e la robusta?

Non esiste una risposta a questa domanda, dipende dai gusti personali.

Speriamo che questo articolo sia stato utile a comprendere le differenze che ci sono tra queste due specie dal punto di vista del prodotto e del gusto che ne deriva in tazzina.