Caffè verde, l’integratore che smaltisce gli zuccheri
La caffeina del caffè verde ha quindi un effetto anti-torpore decisamente più potente rispetto a quella che troviamo nel caffè nero tostato. I suoi benefici vanno però oltre! Agendo direttamente sulle mucose intestinali, è infatti in grado di tenere sotto controllo l’assorbimento dei carboidrati.
Il risultato? Una diminuzione degli episodi di picco glicemico e, di conseguenza, un’efficace prevenzione della formazione del grasso addominale e dell’insorgenza del diabete. Questo beneficio è legato sempre alla presenza di acido clorogenico, che agisce inibendo a livello epatico la formazione di glucosio a partire dal glicogeno.
Da non dimenticare è poi il fatto che la caffeina ha di base un buon effetto lipolitico. Risulta infatti in grado di innescare i processi di scissione e smaltimento delle riserve di grasso del corpo umano. Degno di citazione è pure il minor livello di acidità (a crudo, il caffè verde ha un pH pari a 5 e quello nero a 3/3,5), con ovvi vantaggi per l’integrità della mucosa gastrica.
Ottimo anche come anti-ipertensivo e contro la stitichezza come rimedio detox per l’organismo, il caffè verde è disponibile sotto forma di tisane e di integratori in capsule – prima di iniziare ad assumerli è fondamentale chiedere il parere del proprio medico di fiducia – e andrebbe evitato nel periodo della gravidanza e dell’allattamento.
Quando si inizia a prenderlo, è molto importante non eccedere con le dosi e, se possibile, non associare l’assunzione di altri prodotti caratterizzati dalla presenza di caffeina.